Enrico Castellani

Castelmassa (Rovigo), 1930, vive e lavora a Celleno (Viterbo). Nel 1959, assieme a Piero Manzoni, fonda la rivista Azimuth e la galleria Azimut. Nello stesso anno realizza anche la sua prima estroflessione, sondando le potenzialità della superficie della tela in massima tensione. Così facendo dà vita a una poetica che sarà la sua cifra stilistica costante e rigorosa e che, ancora oggi, continua a svilupparsi nell’ambito dell’estroflessione, definendo ciò che la critica ha chiamato ripetizione differente. Tra le sue più importanti esposizioni: la partecipazione, nel 1981, alla mostra Identité italienne. L’art en Italie depuis 1959 al Centre Georges Pompidou di Parigi; le mostre antologiche del 1996 a Palazzo Fabroni a Pistoia e del 1999 alla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento. Del 2001 è l’importante mostra allestita alla Fondazione Prada di Milano, curata da Germano Celant, del 2002 è quella a Kettle’s Yard a Cambridge. Inoltre partecipa alla Biennale di Venezia nel 1964, nel 1966 (con una sala personale), nel 1984 e nel 2003. Nel 2010 riceve dal Principe Hitachi, Patrono Onorario della Japan Art Association, il Praemium Imperiale per la pittura, il più alto riconoscimento artistico a livello internazionale.