Claudio Capotondi
(Tarquinia, 1937) Ha vissuto e lavorato a Roma (1962-1999) e a New York (1984-1989). Dal 1973 lavora a Pietrasanta dove realizza personalmente le proprie sculture, aggiungendo al proprio nome “SPM” (sue proprie mani). Nel 1967 ha frequentato con borsa di studio l’Accademia di Salzburg e nel 1969 ha partecipato su invito al Simposio internazionale di Lindabrunn in Austria. Tra il 1964 e il 1967 a Roma ha fatto parte del “Gruppo Girasole”. Ha partecipato a diverse rassegne collettive in Italia e all’estero e le sue sculture sono in collezioni private e pubbliche in Austria, Finlandia, Giappone, Italia, Libia, Olanda, Stati Uniti e Svizzera.
Opera emblematica dell’arduo rapporto con la materia intrapreso dal Maestro viterbese è la ciclopica “PortaRoma” di marmo-travertino (2000), per la quale ha ricevuto il «Premio Michelangelo» della Città di Carrara. Collocata nell’area di servizio adiacente l’autostrada A1, è formata da due spalle in travertino sabino che sostengono due grandi monoliti arcuati di 35 tonnellate ciascuno, tenuti insieme dalla forza di spinta e dalla forza di gravità. Misura sette metri di altezza e 15 di larghezza per due di spessore e per la grande mole costituisce un’impresa difficilmente tentata finora.
MOSTRE
CHEF D’OEUVRE
Artist between XX and XXI centuries
2020