Chiamata alle Arti | 2023

Maria Alejandra Boni | Maria Candeo | Giulia Carminato | Nicola D’Ambrosio | Viola Franchini | Manuel Francesco Giraldi | Petra Gobeo | Kim Isul | Andrea Luzi | Clarissa Moretto | Maurizio Pometti | Ilaria Racca | Antonia Ricciardi | Alice Romano | Antonella Soldovieri | Elena Zanfanti

ROMA | MUCCIACCIA PROJECT

5 luglio – 2 settembre 2023

Chiamata alle arti 2023

Mucciaccia Contemporary è lieta di presentare la mostra collettiva Chiamata alle Arti | 2023. Si tratta della terza edizione che fa eco all’iniziativa lanciata nel 2021 al fine di sostenere la creatività degli studenti delle Accademie di Belle Arti sparse su tutto il territorio nazionale. Il progetto mira a dare visibilità a questi giovani artisti, con l’intento di introdurre nuovi talenti nel campo delle arti visive.
L’Open Call di Chiamata alle Arti di quest’anno vede la partecipazione di più accademie rispetto alle edizioni precedenti. Il successo delle prime due edizioni ha portato ad un’espansione sia in termini geografici sia d’interesse da parte del pubblico e degli studenti. Di seguito le accademie coinvolte: Accademie di Belle Arti di Bologna, Catania, Macerata, Brera di Milano, Napoli, Roma, Albertina di Torino e Venezia.
Ad esporre le proprie opere saranno sedici studenti, ognuno dei quali si esprime con uno o più mezzi artistici prediletti. La mostra include opere realizzate con tecnica mista oppure con quella più tradizionale dell’olio su tela, o ancora installazioni e video art. Ogni opera non solo è frutto di un incredibile talento ed impegno, ma ci aiuta anche a comprendere la società e le problematiche attuali attraverso occhi sognanti, attenti ed inquisitori, che caratterizzano i giovani dell’era contemporanea. Infine, ad accompagnare la mostra vi sarà  un catalogo edito dalla Mucciaccia Contemporary Edizioni.

 Maria Alejandra Boni (Medellin, Colombia, 1999)
Accademia di Belle Arti di Macerata
La ricerca di Maria Alejandra Boni indaga principalmente sui pensieri, sui traumi e sui sogni ricorrenti fin dall’infanzia e che hanno dato un peso importante alla sua esistenza. Si tratta di elementi importanti, poiché li custodisce per il loro essere delicati e dolorosi. Attraverso il disegno e la pittura tenta di tramutare l’inconscio in un pensiero collettivo e concreto che riguarda i problemi sociali e ambientali della nostra generazione.

Maria Candeo (Padova, 1974)
Accademia di Belle Arti di Venezia
La pittura di Maria Candeo prende spunto dai paesaggi ed, in particolare, quelli visti dall’alto.
La capacità di emergere dalla quotidianità e di sopraelevarsi, osservando paesaggi naturali anche grazie a droni e satelliti, le permette di raggiungere un’oggettività altrimenti non perseguibile. Un vedo/non-vedo pittorico.

Giulia Carminato (Padova, 2000)
Accademia di Belle Arti di Brera (Milano)
Giulia Carminato concentra la sua ricerca sulla realizzazione di opere visual e la composizione di tracce di musica elettronica minima, volte ad intensificare l’esperienza visiva. Attraverso la combinazione di video e suono tenta di creare un’atmosfera coinvolgente, stimolante ed insolita, che trasporta l’osservatore in un viaggio emozionante e visionario. 

Nicola D’Ambrosio (Marcianise, CE, 1996)
Accademia di Belle Arti di Napoli
La ricerca artistica di Nicola D’Ambrosio verte principalmente sul mondo animale e avviene tramite il mezzo scultoreo. Attraverso l’assemblaggio ed il riciclo di diversi materiali, D’Ambrosio dà vita ad una sorta di bestiario contemporaneo. I suoi lavori sono sempre accompagnati da calembour ironici ed allo stesso tempo drammatici. 

Viola Franchini (Firenze, 1998)
Accademia di Belle Arti di Venezia
La ricerca pittorica di Viola Franchini si incentra soprattutto sul paesaggio, a volte con la presenza di figure che si confondono o dissolvono in esso. I paesaggi che dipinge sono immaginari o a lei familiari. L’intenzione è quella di evocare atmosfere e sensazioni piuttosto che descrivere fatti precisi. Nella sua pratica è importante anche il ruolo del caso, che dà vita a forme imprevedibili che suggeriscono altre forme, che la Franchini cerca di accompagnare e direzionare, attingendo al suo immaginario e a fonti fotografiche. 

Manuel Francesco Giraldi (Avellino, 2001)
Accademia di Belle Arti di Napoli
Figure mitologiche emergono dalle opere di Manuel Francesco Giraldi. Le sue tele sono un agglomerato di impulsi, momenti ed emozioni che prendono vita.  In “Diana – città della luce”, Giraldi si riferisce alla dea Diana che rappresenta un luogo a noi sconosciuto, un’altra dimensione impossibile da attraversare. Intorno a lei c’è il perpetuo chiedersi cosa nasconda. Ogni ipotesi non è altro che una manifestazione del nostro essere umani, apparenti protagonisti di una vita che è una menzogna. L’involucro di cellophane sul retro della tela trasmette questa idea e il gesto pittorico che ne consegue è quello di un povero illuso. 

Petra Gobeo (Pescara, 2001)
Accademia di Belle Arti di Macerata
La pratica di Petra Gobeo è caratterizzata da un interesse personale per la razionalità dell’optical art. Prendendo in considerazione le basi del movimento, Gobeo contrappone le teorie del passato alla sua espressione estetica – pittorica. Tale espressione indaga sugli aspetti introspettivi delle forme infantili che affronta attraverso una ricreazione caricaturale di essa. 

Kim Isul (Roma, 1993)
Accademia di Belle Arti di Roma
Nella sua pratica artistica, Kim Isul parte dall’esperienza personale di essere nata a Roma e di essersi trasferita in Corea del Sud all’età di un anno. Kim Isul ha costruito la sua ricerca artistica intorno all’immaginario dei punti di convergenza e divergenza tra le due culture, asiatica ed europea. L’artista trasforma lo spazio pittorico in un regno quasi magico in cui la coesistenza e l’accettazione sono basate su un delicato equilibrio di diversità e contraddizione, sia in modo artistico che concettuale.

 Andrea Luzi (Ancona, 1997)
Accademia di Belle Arti di Brera (Milano)
La sperimentazione pittorica di Andrea Luzi ha radici nei graffiti writing, che ha di seguito caratterizzato le sue ricerche artistiche. L’inclusione di elementi che provengono dalla cultura popolare è una costante nel suo lavoro a partire dalla musica fino ad arrivare al calcio e ai videogame di fine anni 90. All’interno del lavoro di Luzi si possono trovare una commistione di forme organiche e antropomorfe che provengono dal mondo vegetale e animale e si intersecano con elementi industriali e cibernetici.

Clarissa Moretto (Torino, 1992)
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Negli ultimi anni, il percorso artistico di Clarissa Moretto ha preso la direzione misteriosa degli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Protagonista è lo studio delle carte, che carte non sono, ma veri e propri viaggi all’interno di un palazzo realizzato su più piani. Ogni Arcano cela istinti, misteri nascosti nel mondo inconscio, ma ogni simbolo non termina ed esaurisce il proprio significato. Lo perpetua, lo arricchisce in base alla persona che si sofferma nella contemplazione.

 Maurizio Pometti (Catania, 1987)
Accademia di Belle Arti di Catania
La pittura è per Maurizio Pometti il luogo della memoria, ricostruita attraverso antiche foto in cui colloca un illusorio presente, dove a volte ne fa parte l’artista stesso. Scegliendo di dipingere ricordi mai vissuti, le sue opere sono sezioni di un ingannevole diario, nel tentativo di modellare una realtà nuova.

 Ilaria Racca (Bracciano, 1998)
Accademia di Belle Arti di Roma
Colori e segni sono il mezzo che Ilaria Racca ha scelto per raccontarsi, senza temere l’abbandono della realtà. Cerca di dare forma a ciò che vede e sente, lasciando che le immagini si incastrino come tessere di un puzzle. Non importa se siano reali o meno. È essenziale che comunichino, creando delle matrioske di significato. La sua ricerca è una partita a scacchi contro se stessa. 

Antonia Ricciardi (Sant’Angelo dei Lombardi, 1998)
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Nella sua ricerca artistica, Antonia Ricciardi indaga la difficoltà di ognuno nel comprendere la realtà, soffermandosi sul rapporto tra il sé e l’altro attraverso un processo introspettivo. EnTimos, etimologia della parola intimità, vuole indagare e porre degli interrogativi sull’agire dell’essere umano nei confronti dell’altro, mettendo in relazione le differenti intimità. La porta può condurre ad uno spazio intimo e privato, può divenire elemento di dialogo tra interiorità ed esteriorità.

Alice Romano (San Benedetto del Tronto, 1997)
Accademia di Belle Arti di Brera (Milano)
Alice Romano induce il cambiamento sul rame attraverso l’energia, il fuoco, plasmando un ecosistema immaginifico di un mondo mutato, in continua evoluzione per l’ossidazione attiva. Il rame assume vita propria diffondendosi tra spazi e oggetti, trasformando e invadendo, in una sorta di mutazione organica, batterica che gremisce lo spazio interno ed esterno. Distruzione e creazione interconnesse nel ciclo vitale dell’esistenza. Armillaria Project è un’opera “in divenire” che invade progressivamente lo spazio su cui è posta.

 Antonella Soldovieri (Osimo, 1999)
Accademia di Belle Arti di Macerata
‘I punti di contatto, come delle ramificazioni che si espandono nella realtà, generano un continuo flusso tra gli elementi del cosmo che dialogano tra di loro secondo un linguaggio antico. Si riflette su di noi, parti integranti della natura, che percepiamo solo superficialmente le sottili connessioni

tra noi e il cosmo’, afferma Antonella Soldovieri. Tutto è racchiuso nel cerchio, forma perfetta della terra che ci ospita. L’uso del plexiglass, con la sua trasparenza permette di lavorare su entrambe le superfici e guardare attraverso per scrutare l’essenza del segno.

Elena Zanfanti (Ravenna, 1979)
Accademia di Belle Arti di Bologna
I temi ricorrenti nelle opere di Elena Zanfanti sono ritratti, corpo umano e paesaggi naturali che indagano la sfera dell’interiorità, invitano alla riflessione, suscitano il turbamento. La sua produzione è permeata dalla ricerca del silenzio finalizzato all’ascolto interiore, all’emersione delle inquietudini. La società è bersagliata dal caos visivo e sonoro dei mezzi di comunicazione e dei luoghi virtuali della condivisione e della presunta socializzazione. “Geografie interiori” è una serie di opere che chiama al confronto con gli elementi naturali, in particolare l’acqua quando è specchio, l’aria quando è tumulto e il vegetale quando è intrico.

INFORMAZIONI:
Mostra: CHIAMATA ALLE ARTI | 2023
Artisti: Maria Alejandra Boni, Maria Candeo, Giulia Carminato, Nicola D’Ambrosio, Viola Franchini, Manuel Francesco Giraldi, Petra Gobeo, Kim Isul, Andrea Luzi, Clarissa Moretto, Maurizio Pometti, Ilaria Racca, Antonia Ricciardi, Alice Romano, Antonella Soldovieri, Elena Zanfanti

Sede: Mucciaccia Contemporary – Via Laurina 31, 00187 Roma, Italia
Inaugurazione: mercoledì 5 luglio 2023 | dalle 18.00 alle 20.00
Apertura al pubblico: 5 luglio – 2 settembre 2023
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 10.30 – 19.00 | sabato 11.00 – 14.00 (orario estivo)
Per maggiori informazioni: Tel +39 06 79783647 | info@mucciacciacontemporary.com | mucciacciacontemporary.com

Maria Alejandra Boni, Etel, 2023, olio su tela, diametro 70 cm

Maria Alejandra Boni, Etel, 2023, olio su tela, diametro 70 cm

Maria Candeo , Interior Lagoon, 2022, acrilico, olio, pastelli a olio su tela, 150 x 130 cm

Maria Candeo, Interior Lagoon, 2022, acrilico, olio, pastelli a olio su tela, 150 x 130 cm

Giulia Carminato, Hypnotic, 2022, video art, durata 7:00 min

Giulia Carminato, Hypnotic, 2022, video art, durata 7:00 min

Nicola D'Ambrosio, Gallinella barocca Non fa coccodè ma rococò, 2021, materiali vari, 20 x 30 cm

Nicola D’Ambrosio, Gallinella barocca Non fa coccodè ma rococò, 2021, materiali vari, 20 x 30 cm

Viola Franchini, Ai filtri, 2022, tecnica mista su tela, 100 x 150 cm

Viola Franchini, Ai filtri, 2022, tecnica mista su tela, 100 x 150 cm

Manuel Francesco Giraldi, Diana- Città della luce, 2022, acrilico e plastica su plastica (tela preconfezionata e mai aperta), 70 x 100 cm

Manuel Francesco Giraldi, Diana- Città della luce, 2022, acrilico e plastica su plastica (tela preconfezionata e mai aperta), 70 x 100 cm

Petra Gobeo, Indagine conoscitiva, 2023, olio e acrilico su tela, 60 x 60 cm

Petra Gobeo, Indagine conoscitiva, 2023, olio e acrilico su tela, 60 x 60 cm

Kim Isul, Inertia, 2022, olio su tela, 230 x 170 cm

Kim Isul, Inertia, 2022, olio su tela, 230 x 170 cm

Andrea Luzi, Nightfall (The debatable cirkus), 2022, olio, acrilico, vernice spray, colore per tessuto e vernice spray su lino, 40 x 30 cm

Andrea Luzi, Nightfall (The debatable cirkus), 2022, olio, acrilico, vernice spray, colore per tessuto e vernice spray su lino, 40 x 30 cm

Clarissa Moretto, L'amante, 2022, olio su tela di cotone, 80 x 120 cm

Clarissa Moretto, L’amante, 2022, olio su tela di cotone, 80 x 120 cm

Maurizio Pometti, Kate, 2020, olio su tela, 100 x 120 cm

Maurizio Pometti, Kate, 2020, olio su tela, 100 x 120 cm

Ilaria Racca, Direzione, 2023, olio su tela, 30 x 120 cm

Ilaria Racca, Direzione, 2023, olio su tela, 30 x 120 cm

Antonia Ricciardi, EnTimos, 2022, installazione porta, porta 210 x 87,5 x 11 cm, tappeto 100 x 197, 5 cm

Antonia Ricciardi, EnTimos, 2022, installazione porta, porta 210 x 87,5 x 11 cm, tappeto 100 x 197, 5 cm

Alice Romano, Armillara project, 2023, ossidazione su rame, variabili site specific

Alice Romano, Armillara project, 2023, ossidazione su rame, variabili site specific

Antonella Soldovieri , Punti di contatto, 2023, grafite su plexiglass, 68 cm diametro

Antonella Soldovieri, Punti di contatto, 2023, grafite su plexiglass, 68 cm diametro

Elenza Zanfanti, Lago Ghiacciato, 2021, olio su tela, 50 x 70 cm

Elenza Zanfanti, Lago Ghiacciato, 2021, olio su tela, 50 x 70 cm

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